Come specificato nel sito stesso della Regione Lazio, le terre pubbliche godute dalla generalità degli abitanti del luogo sono gestite nel Lazio dalle Università Agrarie e dalle Amministrazioni Separate.
Le terre di proprietà collettiva (universitas) rappresentano una notevole entità, che stime sicuramente provvisorie – in assenza di verifiche demaniali definitive – indicano nel territorio regionale, una dimensione intorno ai 50.000 ettari, costituenti il patrimonio delle associazioni ed università agrarie del Lazio.
Le università agrarie rappresentano, inoltre, ambiti a forte valenza sociale ed economica per le popolazioni residenti che hanno sempre fruito delle risorse naturali ivi esistenti per le proprie esigenze economiche e sociali. Università agrarie della nostra Regione sono l’espressione della storia delle comunità laziali, ed in particolare della storia agricola del territorio e della civiltà contadina, infatti costituiscono la prosecuzione e la regolamentazione ottocentesca di arti agrarie del secolo XV o delle società dei Boattieri.
Le Università agrarie sono un bene culturale non solo ai sensi dell’articolo 146 del T.U. n 490/99, ma soprattutto ai sensi dell’articolo 4 dello stesso "in quanto testimonianza avente valore di civiltà". Sino ad ora non è stato attivato nessun intervento finalizzato all’identificazione dei loro patrimoni documentari e della consistenza dei terreni gravati da uso civico.