È andata molto bene: il cammino delle terre comuni piace e piace soprattutto alle altre terre comuni che sono arrivate fino a Trento, nella sala conferenze del dipartimento economia e management dell’università di Trento, per partecipare alla XXII Riunione scientifica sugli usi civici. Ora dobbiamo consolidare questo progetto attraverso un lavoro capillare di coinvolgimento". Trento è stata la capitale delle terre comuni degli usi civici delle vicinanze e delle università agrarie.
Artefice dell’evento il professor Pietro Nervi presidente del Centro studi e documentazione sugli usi civici e le proprietà collettive presso la facoltà di economia dell’università tridentina. Ospiti di rilievo, il Presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi oltre che docenti e rappresentanti delle amministrazioni delle terre comuni come quelle della Val di Fiemme o della Comunanza di Nonantola. Ogni anno in autunno, il professor Nervi organizza un incontro a livello nazionale sul tema delle terre collettive. Argomento di quest’anno era: "Patrimoni collettivi e spazi identitari: le nuove risorse dello sviluppo locale. Quali strategie degli assetti fondiari collettivi. Insomma, le terre collettive come strumento di sviluppo".
"Il cammino delle Terre Comuni – dice Alessio Telloni presidente dell’Università Agraria di Manziana – è uno strumento, un progetto che va esattamente in questa direzione: si tratta infatti di una iniziativa che ha come obiettivo quello di valorizzare il nostro enorme patrimonio ambientale e culturale".