Il bosco Macchia Grande di Manziana con i suoi 580 ettari di superficie costituisce una delle realtà boschive più interessanti nella zona a Nord di Roma. Situato a 2 Km a Sud-Ovest dell’abitato di Manziana e a 5 Km a Ovest, Nord-Ovest di Bracciano, si integra perfettamente nello scenario di grande splendore naturalistico offerto dal cratere del lago di Bracciano.
Più che per la sua estensione, il bosco Macchia Grande colpisce il passante e il visitatore per la maestosità dei suoi alberi. La presenza predominante di piante di Cerro adulte e mature cala immediatamente il visitatore in una dimensione inusuale restituendo quasi per incanto la sensazione antica, eppure familiare, del contatto diretto con la natura. La presenza del bosco Macchia Grande nel territorio di Manziana è il risultato di un complesso di fattori naturali che hanno finito per imporsi alle scelte dell’uomo, anche se la presenza e l’azione di quest’ultimo nel corso dei secoli ha a sua volta fortemente influenzato la struttura del bosco e la composizione dell’insieme delle specie vegetali naturalmente adatte alle condizioni pedo-climatiche del territorio.
Nell’ultimo decennio, un graduale fenomeno di deperimento del soprassuolo dominante si è reso manifesto sulla superficie del Bosco di Macchia Grande. Nell’arco di pochi anni un numero rilevante di individui arborei adulti, sia in gruppo che in modo isolato, sono morti. Il fenomeno tende ad intensificarsi manifestando i suoi effetti su aree sempre maggiori e con intensità oramai preoccupante.
Per questa ragione l’Università Agraria di Manziana, ha deciso di finanziare al Dipartimento di Protezione delle Piante dell’Università della Tuscia di Viterbo e allo studio professionale AGRIFOLIA, una ricerca finalizzata all’individuazione delle cause scatenanti il fenomeno di deperimento e all’indicazione delle linee di intervento per arginarlo.